Pontida: un editto?
Per riuscire a superare la crisi e uscirne con un'Italia più giusta, «occorre guardare con coraggio alla realtà nei suoi aspetti più critici, ponendo mano a quelle riforme e a quelle scelte che non possono più essere rinviate, e facendoci guidare da grandi valori: solidarietà umana, coesione sociale, unità nazionale», ha detto il presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno. «Bossi quel che deve dire lo dirà a Pontida, ha un coniglio nel cilindro...». Si proverà a ripartire da lì, da quel prato carico di significati.
Il nome Pontida deriverebbe dal latino Pontis iter nel significato di "Valle" o "Strada del ponte" con riferimento alla posizione geografica. Il territorio era inserito in un’area militarmente turbolenta e allo stesso tempo di vitale importanza per Roma perché crocevia militare e commerciale verso l’Europa. La presenza militare romana inevitabilmente indusse attorno a sé l’aggregazione di comunità indigene e allogene. In seguito fu soggetto alla dominazione dei Longobardi, i quali inserirono la zona nel ducato di Bergamo.
La sua storia è legata alla famosa Abbazia benedettina dedicata a San Giacomo Maggiore, fondata da Alberto da Prezzate tra il 1076 e il 1079. Il 7 aprile 1167 si tenne lo storico giuramento dei comuni che formavano la Lega Lombarda per combattere contro il legittimo sovrano Federico Barbarossa, Imperatore del Sacro Roma Impero Germanico. Il monastero nel 1373 venne danneggiato dalla rappresaglia della famiglia Visconti nei confronti degli abitanti Guelfi della Valle San Martino, nel 1798, in piena epoca giacobina, venne distrutto dalle truppe francesi di Napoleone, ma nel 1911 i benedettini lo ricostruirono facendovi ritorno. Il principale monumento del paese è la Basilica di S. Giacomo. Edificata in stile gotico-lombardo verso la fine del XIII secolo, presenta una lunga scalinata e custodisce numerose opere di grande valore, risalenti a differenti periodi storici. Nel 1995, in occasione del IX Centenario con la morte del fondatore Sant'Alberto, tutto il complesso è stato restaurato dall'abate Giustino Farnedi. Molto importante è anche l'attiguo Museo Abbaziale, che presenta due chiostri con utensili ed attrezzi utilizzati nel corso dei secoli dai monaci, nonché la sala del capitolo (detta anche, in modo improprio, sala del giuramento). Alla sommità del campanile è stata collocata, dal 1826, una statua girevole di San Giacomo Meritano menzione infine il Santuario della Beata Vergine Addolorata, le fortificazioni medievali d’importante rilevanza storica, i palazzi rinascimentali e le ville settecentesche.
Dal 1990, su di un prato poco distante dall’importante Abbazia dove si tenne il giuramento della Lega Lombarda storica, si svolgono gli annuali raduni del movimento politico della Lega Nord guidata da Umberto Bossi, per i quali il paese ha acquisito fama in ambito nazionale. Nel 2006 il Comune è stato insignito del titolo di città. Il tradizionale raduno della Lega a Pontida, di quest’anno, slitta di una settimana, dalla data inizialmente fissata del 12 giugno al 19 giugno. L’ha fatto sapere il ministro Roberto Calderoli, in una nota: «Comunichiamo che il tradizionale raduno di Pontida, che inizialmente aveva annunciato per domenica 12 giugno, è stato spostato alla successiva domenica 19 giugno, poiché in occasione del raduno, dal palco di Pontida, il segretario federale Umberto Bossi lancerà un`iniziativa epocale, che richiede, però, un passaggio preliminare in Corte di Cassazione». Che possa trattarsi di un editto?
Un frase incidentale su un termine storicamente breve. Globalizzazione: «progressivo allargamento della sfera delle relazioni sociali fino a coincidere virtualmente con l’intero pianeta, così com’è vero che interrelazione significa anche interdipendenza, è dato per sicuro che modifiche avvenute, in virtù di questa dipendenza, in un certo ambito e in un dato luogo, si ripercuotono di conseguenza in altri ambiti». In quest’ottica letale sarebbe non orientare la giusta considerazione sullo strumento di comunicazione. Così come dannoso è limitare questo mezzo di notevole rilevanza. La comunità tutta ne ha il diritto: uniformare le condizioni economiche, gli stili di vita tramite informazioni, conoscenze e idee, divulgate e condivise ne è la precondizione. È solo un inciso. "Basta chiacchiere, bisogna agire" dice Bossi. Tenga conto però, tornando alla storia che: «il 22 novembre 643 Rotari emanò un editto (Editto di Rotari) col quale, alla vigilia di una grande spedizione contro i Bizantini (che avrebbe portato alla conquista della costa ligure e della città veneta di Oderzo), volle ricompattare il popolo-esercito dei Longobardi garantendo per iscritto l'assetto del regno…». Un Editto del 643 (ispirato alle tradizioni longobarde e al diritto romano, e che fu la base per l'Edictum regum Longobardorum) garantì per iscritto l'assetto politico, sociale e patrimoniale del regno.
Fonte
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